Di Rossella Quitadamo
Quando tre giganti salgono su un palco e si sfidano in tenzone ne esce fuori qualcosa che sa di leggenda e non importa che in questo caso non si tratti di versi bensì di note: il risultato è comunque epico, un vibrante concentrato di energia e potenza.
Una chitarra poliedrica che non ha paura di spaziare in ogni ambito musicale per esplorarne tutte le possibilità, un basso che non ha mai mancato di parare i possenti colpi di Zifarelli con sicurezza e inventiva, una batteria indomita ed inarrestabile…tre guerrieri della musica dotati di grinta e creatività, capaci di coinvolgerti e trascinarti ovunque vogliano spronando il tuo cuore al galoppo, invincibile e libero da qualsiasi timore o paura.
Rocco Zifarelli, Maurizio Rolli, Danny Manzo: immaginateli come i tre moschettieri con i loro fioretti sguainati, immaginateli come i cavalieri templari nelle loro scintillanti armature o come moderni supereroi impegnati in una battaglia interspaziale. La loro ieri sera è stata una performance spettacolare che ha travolto e galvanizzato tutti, compresi i tantissimi studenti del conservatorio di Pe venuti ad ammirare le gesta dei loro “eroici” insegnanti.
Dal jazz più vigoroso al funk più coinvolgente dalla Tecno più accattivante al rock più potente, riposando su momenti lirici solo per riprendere un po’ fiato e ripartire nella corsa di ritmi sempre più incalzanti, Rocco Maurizio e Danny hanno riempito la sala di Ponte Vecchio di un’energia tale da farla quasi decollare, scintille di elettricità che hanno mandato il pubblico in visibilio strappandogli grida e fischi d’incoraggiamento.
D’altronde, quando si hanno a disposizione armi accuratamente affilate dalla tecnica, dall’ingegno e dal talento si può accettare qualunque sfida, dalla folla dei grandi concerti all’intimità esigente di un jazz club: ne nascerà comunque una battaglia contro la banalità e la mediocrità in cui nessuno risulterà perdente ma tutti saranno vincitori. Anche noi ieri sera siamo tornati a casa con un bottino di emozioni fortissime e la giusta carica per affrontare il gelo degli ultimi minuti di un giovedì particolarmente freddo.
