Giovedì 23 gennaio, presso il jazz club pescarese, tre grandi musicisti per un “live” che racconta, in musica, il tempo interiore.
Alla scoperta di un artista e del suo tempo interiore che è scandito dalla musica, ovviamente.
Il chitarrista Mauro De Federicis presenta al Kabala di Pescara “Inside time” (Alfa Music – distr. Egea), al suo fianco due straordinari musicisti come Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Fabio Colella alla batteria.
Il “live” di giovedì 23 gennaio prevede la consueta formula per il jazz club della cena-concerto (ore 20.45 presso il Caffè Letterario in via delle Caserme a Pescara, ingresso riservato ai soci, info e prenotazioni 085 64243; 347 2410622; 393 3327289).
Prendiamo ora a prestito le parole del critico e scrittore Flavio Caprera “Mauro De Federicis con Inside Time conferma di essere un compositore mai scontato, dagli esiti felici, costruttore di trame interessanti, efficaci nell’interplay e originali nella riuscita finale, grazie anche a un uso dell’improvvisazione calibrato e tecnicamente ineccepibile”.
Un live che si snoderà attraverso sette composizioni originali e tre cover Samba pa ti (Carolos Santana), Embraceable you (George e Ira Gershwin) e If I Should Lose You (Ralph Ranger – Leo Robin).
Un artista versatile, come testimoniano le tantissime e prestigiose collaborazioni. Un sodalizio artistico decennale con Milva e tanti altri nomi importanti come Dee Dee Bridgewater, Paolo Fresu, Ron, Fabio Concato, Bob Mintzer, l’orchestra di Padova e del Veneto e tantissimi altri.
“L’idea è nata un pò a tavolino, un po’ per ispirazione musicale – dice Mauro De Federicis – ero alla ricerca di un determinato suono e penso di averlo trovato grazie a dei compagni di viaggio con i quali si è creata una grande sintonia. In inside time mi riferisco più ad un tempo interiore, ognuno vive una propria dimensione e l’importante è che stia bene in quella dimensione. Dal punto di vista musicale, invece, lo definirei un disco un pò largo, mi ispiro ad artisti come Jim Hall, e nel lavoro viene data importanza alle pause perchè danno importanza alla frase successiva”